Tu continua a ballare, sopra le stelle
E continui a ballare sopra le stelle,
carezzando l’arrivo del nuovo giorno
e il primo raggio di sole
che illumina il tuo sguardo,
pallido.
Laggiù le tenui fiamme dei ceroni
giocano a nascondino
e battono il tempo allo scorrere dei tuoi pensieri.
Lei continua a parlarti
con voce sempre più tonante,
ma ormai la musica
è padrona del tuo orizzonte.
Senti?
Quante voci cantano il tuo nome…
È un coro,
mentre a vogar c’è un Caronte
passando fra ali di folla piangente
e gocce di sale calante
Di là,
umiliato e offeso
ma ancora di gran calor raggiante,
nascosto dal telo della pietà,
irato se ne sta
il primo diabolico peccato.
Non girarti verso di lui
vorrebbe rubarti il sorriso smagliante
Tu continua a ballare,
sopra le stelle
Gianfranco Cammarata
febbraio 2015
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