Chiedi alla polvere
di John Fante
Quando Buchowski incontrò John Fante, non potè trattanersi nel liberare la propria felicità: finalmente qualcuno che sa maneggiare le emozioni! Sì, perché ogni nuvoletta di polvere sollevata, pur se incapace di parlare, ha molto da raccontare. E dentro ogni fetta di racconto c’è una canea di irruzioni di sentimenti, spesso travolgenti, come le frane d’autunno.
Eppure deve essere davvero difficile segnare con le parole le emozioni, andarle a eradicare dai loro anfratti, usare la lanterna di per cercarle. Dove? A proposito….Nel cuore? Nella mente?
John Fante credo le abbia cercato nei ricordi, nei suoi ricordi. Nelle tracce di una vita difficile, di cattivo pare e marito, di insaziabile scontento, di incapace traduttore di un DNA europeo in una esistenza fra i miseri d’America.
Non deve essere gratificante dover mangiare solo arance, ma ancor meno deve esserlo riuscire a tradire i propri sensi di colpa per riuscire a essere capace di bruciarsi fra i fuochi di una giovane messicana, a sua volta ustionata da un maledetto barista che non la tollera.
Certo, è vero. Qui non c’è mai qualcuno che venga ricambiato. C’è una moltitudine di persone paralizzate dalle punture O forse c’entra quell’amore malato di cui io parlo speso?
Arturo ama Camilla, ma Camilla non lo ama.
Perchè lei ama Sammy.
Ma Sammy non ama Camilla, anzi non la tollera.
E c’è Vera che si innamora di Arturo.
Ma Arturo non la ama, perché ama Camilla.
Non ci ha azzeccato nessuno!
Tutti hanno solamente sollevato tanta polvere, una nube cha ha tantissimo da raccontare. Di scontri fra religioni, di incapacità di parlarsi fra diverse culture, di povertà che incombono su tutti, di sfortune epiche, persino di morti da terremoto.
Una serie infinita di miserabili che si inseguono, speranzosi di condividere la propria miseria, o di potere urlare le innumerevoli ricchezze che sanno di tener dentro, che non hanno mai potuto raccontare a qualcuno.
Ma tutte ricche d’amore, fino alle scelte più inenarrabili. Fino alla decisione di Camilla di andare a vivere in una casupola , nel deserto, con quel tisico oramai terminale di Sammy.
Ah, che dolore!
Che tremenda delusione.
Quale insostenibile umiliazione!
Quando Arturo riesce a trovarla, l’uomo da lei tanto amato implora lo scrittore di portarla via con sé.
E allora lei si incammina nel deserto. Cammina sempre dando le spalle al ripudio subìto, fino a scomparire.
Dov’è andata?
Chiedi alla polvere…
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